L’automazione è ecosostenibile: Automha e il caso Fruveco S.A.
Automha anche quest’anno ha partecipato ad INTRALOGISTICA ITALIA 2018, l’unica fiera nazionale dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati per la movimentazione industriale, la gestione del magazzino, lo stoccaggio dei materiali e il picking, riscuotendo un notevole successo.
L’edizione 2018 ha posto l’accento sui cambiamenti in corso nel mondo industriale, dove digitalizzazione e innovazione sostenibile, orientamento al cliente e soluzioni sempre più personalizzate hanno modificato significativamente il modo di produrre.
Automha, che nel suo settore è riconosciuta come una delle impese più all’avanguardia e customer oriented, è stata protagonista il 1°giugno del convegno “Sempre più efficienza energetica anche per la logistica”, organizzato da INTRALOGISTICA ITALIA in collaborazione con ANIMA e AISEM.
Il convegno partiva dall’assunto che la progressiva centralità della logistica interna in azienda oggi va di pari passo con un significativo aumento dell'energia dedicata a questa fase aziendale.
Cresce, pertanto, la necessità di mettere in atto piani e iniziative di ottimizzazione dedicati a tutte le componenti della fase logistica.
La sfida verso una maggior efficienza energetica e l'uso di fonti rinnovabili passa sempre più dalla gestione del magazzino.
Magazzini in celle frigorifere: il caso Fruveco
Automha, da sempre impegnata nella progettazione di sistemi e prodotti a basso impatto energetico, ha presentato un case history di successo che rappresenta la perfetta armonia tra efficienza energetica e produttiva: il caso di FRUVECO S.A.
Fruveco è un’azienda nata nel 1986 nella prolifica zona di Murcia e Almería, conosciuta anche come “orto europeo” grazie all’enorme quantità di terreno idoneo alla coltivazione di frutta e ortaggi.
Da piccola azienda ortofrutticola, Fruveco in pochi anni ha saputo trasformarsi in una grandissima realtà internazionale specializzata nella produzione di prodotti vegetali congelati di alta qualità. Punto fermo della sua storia è la grande attenzione prestata ai prodotti, accuratamente scelti e generati secondo politiche di rispetto e protezione ambientale, nonché l’elevato standard tecnologico richiesto a qualunque macchinario inserito nella catena produttiva.
Proprio l’attenzione prestata a qualità e tecnologia ha spinto Fruveco a rivolgersi ad Automha per la creazione del proprio magazzino automatico, adibito allo stoccaggio del prodotto finito, prima gestito attraverso un piccolo magazzino interno e da logistiche esterne, con conseguenti ingenti spese di gestione e uno scarso controllo sulla merce stoccata.
Super condensatori e batterie: le soluzioni di Automha a basso impatto energetico
Fruveco aveva bisogno di un magazzino di grandi dimensioni a bassa temperatura, solitamente mal tollerata da sistemi meccanici ed elettronici.
La soluzione progettata da Automha comprende macchine e sistemi in grado di lavorare da -35°C a +55°C, senza modificare le proprie prestazioni.
Per Fruveco, è stata scelta la tecnologia Autosatmover che si avvale di un’alimentazione addotta da blindosbarre. Supercap, il veicolo figlio, posizionato sulla sua corsia, si ricarica a bordo del veicolo madre. Grazie alla tecnologia con Supercapacitor, sono state superate le problematiche tipiche dei sistemi alimentati ad accumulatori che pretendono lunghi tempi di ricarica (in caso di satellite con batterie integrate) o la presenza di operatori per la sostituzione degli accumulatori (in caso di macchine con fonte di energia estraibile).
Il magazzino progettato da Automha ha garantito, quindi, una riduzione dei costi di ricambistica e di energia consumata, senza sacrificare l’efficienza produttiva.
Per quanto concerne la gestione dello spazio di stoccaggio, l’ausilio dei satelliti ne ha consentito una piena ottimizzazione, diminuendo sensibilmente i tempi di gestione delle manovre di entrata e uscita della merce in magazzino, senza però incidere sul volume ma, anzi, incrementando la capacità del magazzino stesso, a fronte di un notevole risparmio energetico.
Confrontiamo i due tipi di magazzino:
A parità di potenza meccanica, la produttività aumenta e l’energia utilizzata si riduce.
Il magazzino Fruveco è stato poi dotato di lifter che funzionano con la tecnologia del recupero di energia per rigenerazione, utilizzata da anni da Automha.
I motori dei lifter richiedono corrente durante le missioni di salita per il raggiungimento dei livelli di stoccaggio all’interno del magazzino. Quando dalle quote raggiunte i carri delle macchine devono ritornare al sistema di terra e quindi viaggiano in discesa, i motori divengono dei generatori. L’energia elettrica prodotta dai motori viene presa in carico dai sistemi di potenza che governano i motori e reimmessa nella rete di alimentazione della fabbrica. Metà della corsa degli elevatori è quindi svolta senza richiesta di energia elettrica.
Benché quasi scontato, è altrettanto significativo evidenziare il risparmio energetico derivante dall’assenza di illuminazione nei magazzini automatici. Infatti, a pari richiesta di potenza elettrica di uno scenario VNA, un sistema automatico ha il vantaggio che non necessita di potenze aggiuntive per alimentare sistemi illuminanti, in quanto l’ambiente può operare nel più completo buio.
Infine, in seguito all’adozione del magazzino automatico realizzato da Automha, FRUVECO ha riscontrato vantaggi anche nella gestione delle Risorse Umane, in quanto è stata eliminata quasi del tutto la presenza di operatori in area refrigerata, che può comodamente essere gestita dall’esterno attraverso il software di gestione magazzino AWM.
Con la riduzione del personale in movimento, si riduce il rischio di incidenti sul lavoro nonché di errori umani durante le operazioni di stoccaggio.
L’automazione fa bene all’azienda
Fruveco è oggi il magazzino frozen autoportante più alto d’Europa. Le dimensioni e il reciproco aumento della produttività avrebbero potuto comportare un dispendio di energia maggiore rispetto al passato. Al contrario, grazie alle soluzioni implementate da Automha, Fruveco ha beneficiato di un notevole risparmio energetico ed economico, nel rispetto della politica di riguardo ambientale abbracciata dalle stesse aziende.
Quanto emerso dal convegno è che la competitività e il futuro delle aziende dipendono sempre più anche dalla capacità di adeguarsi ai nuovi paradigmi di produzione, acquisendo una maggiore consapevolezza nei confronti delle potenzialità dell’innovazione tecnologica, che se ben calibrata può diventare un alleato strategico per il benessere e le finanze dell’azienda stessa.